COMUNICATO STAMPA DELLA COMUNITÀ DI NEGOZIAZIONE DEL PERSONALE DELLA CONFEDERAZIONE (CNPC)

Tutto il peso sul personale

La maggioranza borghese della Commissione delle finanze si rifiuta di fornire finanziamenti supplementari per il secondo pilastro e di compensare l’inflazione.
La politica di bilancio della maggioranza borghese in seno alla Commissione finanziaria nazionale sta diventando sempre più assurda: nonostante la prospettiva di un’eccellente chiusura dei conti nel 2017 e il margine di manovra inaspettatamente ampio nelle stime del 2018, dovuto alle riserve pensionistiche purtroppo respinte, il personale dovrebbe essere costretto a sanguinare. L’UDC e il PLR non hanno alcun motivo di respingere la proposta del Consiglio federale relativa alla dotazione supplementare della Cassa pensioni PUBLICA.
Come tutti gli istituti di previdenza, anche l’istituto di previdenza deve adeguare al ribasso le sue promesse di prestazioni abbassando il tasso d’interesse tecnico e quindi il tasso di conversione. Mentre persino le casse pensioni delle piccole imprese ricevono un contributo finanziario dai datori di lavoro per compensare la perdita di prestazioni dei loro dipendenti, il personale federale dovrebbe sostenere l’intero onere. La cosa più deludente è che i fondi supplementari, come proposto dal Consiglio federale, siano in parte finanziati mediante un trasferimento diretto dal bilancio del personale, ossia che il personale della Confederazione non riceva un aumento salariale per la terza volta consecutiva l’anno prossimo e debba rinunciare alla compensazione inflazionistica stessa. Secondo la volontà della maggioranza borghese, in seno alla Commissione delle finanze, il personale dovrà ora essere due volte perdente: nessuna attenuazione della perdita di prestazioni nel secondo pilastro e nessun aggiustamento per l’inflazione. Ciò vale in particolare per le classi salariali più basse. L’Amministrazione federale deve essere sistematicamente spenta. La politica di bilancio borghese non può più essere interpretata diversamente. La CNCP è sollevato dal fatto che i massicci tagli al personale della commissione finanziaria non hanno trovato la maggioranza. Una riduzione così massiccia dei posti di lavoro e dei servizi avrebbe gravemente colpito il nostro paese. I Consigli federali dell’UDC sono chiamati a parlare in modo chiaro con il loro gruppo parlamentare. Sono i loro dipartimenti con un gran numero di dipendenti nelle classi a basso salario che sanguineranno di più. Altrimenti, saranno gli ultimi a spegnere la luce in questi dipartimenti.

Per maggiori informazioni:
• Christof Jakob, presidente CNPC e segretario VPOD, tel. 077 447 29 03
• Maria Bernasconi, segretario generale APC e vicepresidente CNPC, tel. 078 718 71 13